foto devastazione post-AP

Ecco qua altre foto! La 1ª delle foto è sempre della sera di St. Joan; invece le altre foto immortalano il momento in cui abbiamo finito l’esame di Anatomia Patologica… notate le facce distrutte e il festeggiamento a suon di birra (unico alcolico disponibile al bar della facoltà) Per la cronaca l’abbiamo passato! Yuppi! Potete vedere anche uno dei baristi con Emilia e in un’altra foto Nicco con il suo vero amore… il computer!
Come a ogni inizio e a ogni fine erasmus, abbiamo casini con l’ufficio erasmus di Firenze e di qui. Non diciamo nulla per scaramanzia…

La frase del giorno: Emilia è fusa come un cammello norvegese

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foto festa st Joan

Qui sotto avete le foto degli erasmus più ganzi di Vall
d’Hebron ’06-’07!!! Ci saremmo dovuti conoscere prima ma… l’importante è non
perdersi di vista d’ora in avanti! Viva Anna, Emilia, Ana, Marta e Niccolò!!!

In verde: Emilia da Palermo
In rosso: Anna da Verona
In marrone: Ana da Lezhe (pronuncia leg con g dolce)
Gli altri 2 ovviamente siamo io e Nicco! Poi come vedete c’è il vino che non manca mai…
Nei prossimi giorni… nuove foto in arrivo!

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comunicato stampa

Comunicato stampa urgente: torniamo sabato all’ora di pranzo (biglietto appena comprato).
[Traduzione per i fiorentini: è finita la vostra pace!]

Giovedì ultimo esame (come dice Nicco, andremo a fare qualche disegnino, ma tanto quest’esame è l’ultimo dei nostri problemi), poi ultima cena dalla zia… Venerdì andremo a litigare a Bellaterra, speriamo che quegli incapaci non ci facciano troppe storie. La sera ci sarà la cena con quelli del 4º anno (ci vogliamo portare a mangiare pasta pizza e lambrusco ah ah ah ah) e poi la festa di Medicina a Vall d’Hebron… si prospetta una lunga nottata in bianco e poi via all’aeroporto!!!
L’erasmus è proprio finito… Vi chiederete come mai partiamo così all’improvviso e la risposta è ovviamente che ci aspetta una marea di esami a Firenze. Fosse per noi non ci schioderemmo più da qua! Fra l’altro preferisco i commiati bruschi a quelli troppo strascicati, mi torturano meno…
A chi diceva "no all’erasmus in coppia" una bella spernacchiata da parte mia, di Niccolò e di Anna F.
Dal blog lancio un appello a Emilia affinché mi mandi le foto-che-sappiamo-noi così le posso mettere su internet per la memoria comune.

Termino dicendo che questo blog sarà con ogni probabilità chiuso alla fine dell’erasmus.
[Traduzione per i bloggers: ricomincia la vostra pace]
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sant Joan

Giovedì e venerdì abbiamo sostenuto due esami di fila… Non c’abbiamo più banane… E la prossima settimana ce ne aspettano altri due! Il fatto che siamo alla fine degli esami ci ricorda che sta per finire il nostro erasmus… e la tristezza ci travolge…
Devo dire che quest’anno abbiamo vissuto di più la vita universitaria rispetto a come l’abbiamo vissuta in 4 anni a Firenze. Sarà perché gli studenti sono più allegri, divertenti, interessanti, meno angosciati, grigi, depressi di quelli dell’UniFi? Senza dubbio si vogliono più bene come gruppo e si rispettano fra di loro. Ci domandiamo come sarebbe stata la nostra vita se avessimo studiato sempre qui.
Qui trovate altri video degli studenti del 3° anno.
http://www.youtube.com/watch?v=vW_7zkuZJQk la presentazione delle due squadre di calcio del 3° anno, ossia la Lima e DGTurbia, mischiata con una lezione di educazione sessuale a cura di Ari
http://www.youtube.com/watch?v=fBoDrwKVHYA trovate una pubblicità di successo con Bruce Lee, modificata per propagandare l’unità docente (UD) Vall d’Hebron
http://www.youtube.com/watch?v=zk3O_b8Ltms un’altra presentazione degli studenti del 3° anno
http://www.youtube.com/watch?v=Cj3ndDsDaMA l’ospedale Vall d’Hebron secondo Willy
http://www.youtube.com/watch?v=y5sEJQMpi4o gli studenti protestano perché per superare ogni esame parziale (a Febbraio) devono prendere almeno 6,5 su 10 mentre normalmente la sufficienza è a 5 (cosa che ovviamente ha inchiappettato anche noi erasmus); voci di corridoio dicono che questa regola è stata creata per "spaventare" gli studenti che vengono da Bellaterra, dove hanno svolto il 1° e il 2° anno.

http://es.youtube.com/watch?v=TGQWtSXzTK4
    versione Vall d’Hebron di "Humor amarillo" (in Italia "Mai dire banzai")
http://www.youtube.com/v/ug3gjsJ4ylI  
missione Bellaterra

Domani è Sant Joan,
patrono di Barcelona, quindi oggi è festa grande e tutti escono! Non uscire a St Joan è un po’ come non uscire a capodanno, per cui
stasera cena con la famiglia e poi festa in spiaggia! Yuppiiii!!! Ce lo meritiamo un po’ di riposo!

La frase
del giorno: setze jutges d’un jutjat mengen fetge d’un penjat scioglilingua catalano
(traduzione:
sedici giudici di un tribunale mangiano fegato d’un impiccato)

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distruzione fisica e morale

Siamo tutti esauriti, e non abbiamo ancora iniziato gli esami… Ovviamente siamo in paranoia soprattutto per anatomia patologica. Non ce la facciamo neanche più a studiare… Se non lo passiamo credo che tutti e 6 gli italiani faremo un suicidio rituale di fronte al dipartimento di anatomia patologica. Ma io mi domando e dico: come fanno questi spagnoli a fare un esame alla settimana, e mica esamucci? Ribadisco che non è vero che in erasmus non si fa una mazza… Speriamo che almeno il dr P·r·ll· di ORL ci venga incontro… intanto ci ha dato la possibilità di rispondere in italiano; è l’unico prof che ci è venuto incontro… ma per ora non ci ha concesso un orale di recupero. Anna di Padova ha proposto di fare una lettera di proteste alla fine dell’erasmus per far notare quanto siamo stati ignorati e trattati come bastoni fra le ruote. Probabilmente gli erasmus che sono venuti qua gli anni passati hanno fatto gli str·nz· e si sono approfittati della situazione… così ci dobbiamo rimettere noi… che gioia…
Notizie dal mondo esterno: ha vinto di nuovo il partito socialista in praticamente tutti i comuni (ajuntament) della Catalunya.
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Legami

Visto che i nostri entusiastici lettori insistono per avere più notizie su di noi, eccoli serviti.
Dobbiamo fare 5 esami in 2 settimane, e che esami!!! Ah ah ah, sklero peso!!! Non abbiamo ancora iniziato che siamo già distrutti. Dopo faremo ritorno alla terra natia (vittoriosi, si spera).
La follia è alle stelle e le nostre compagne di studio hanno iniziato a pedinare i ragazzi del 6º che piacciono loro, originando figure di m… a non finire; insomma ci divertiamo e evitiamo, almeno temporaneamente, il taglio delle vene.

Ieri sera, dopo una giornata tremenda in biblioteca, abbiamo deciso di uscire con Dolors, Flavi e due ragazze sarde, conoscenti di Dolors, in visita qui a BCN. Siamo andati ovviamente a mangiare paella (meta gastronomica obbligata di ogni turista) e poi abbiamo raggiunto Ton, un amico di Dolors e Flavi, in un locale gay all’Eixample (zona notoriamente omosessuale, difatti spesso chiamata Gaixample). Il locale si chiama come il film di Almodóvar "Légami" (però ovviamente con il nome originale spagnolo), e vi si esibiva un transessuale di nome P·tr·ck (se non ho capito male). Avete presente quella scena di "La mala educación" dove lo splendido G. García Bernal si esibiva in uno spettacolo cantando in playback abbigliato da diva, con movenze sensuali? Più o meno lo spettacolo consisteva in questo; fra una canzone e l’altra la diva ci intratteneva con una specie di cabaret abbastanza divertente e volgare. Tralasciamo gli aneddoti per quando torneremo in Italia. Dirò solo che una delle due ragazze sarde è andata a cantare e secondo me ha fatto rosicare P·tr·ck per via della sua voce meravigliosa.

Per oggi è tutto… torno a sbattere la testa contro il muro per via delle comis.

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ya no aguantamos más

Rapido comunicato stampa: io, Nicco e Emilia non ce la facciamo più (ya no aguantamos más).
Vi saluto tutti perché mi sa che per un po’ non avrete più nostre notizie.

PS: la nuova coinquilina sembra tranquilla; come avevo previsto è argentina di nonno italiano… noi Italiani siamo come la malerba, siamo dappertutto…

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lezioni concluse

Essendo finite le lezioni, inizia lo stress da esame e con lui gli acciacchi psicosomatici (chi reflusso gastroesofageo, chi mal di schiena / mal di testa, chi granuloma da stress… vero Ana?).
 
Dato che le lezioni sono finite, è finito anche il mio apprendistato del catalano. In realtà sono diventata abbastanza bravina perché riconosco anche gli accenti e i dialetti. Se mi sforzo un pochetto riesco a fare anche qualche discorso… Insomma sono proprio soddisfatta, anche se mi piacerebbe diventare come loro che sono completamente bilingui. E con bilingui intendo che:
– il catalano (catalanoparlant) parla nella sua lingua e il suo interlocutore castigliano (castellanohablante) gli risponde nella sua, e tutti si capiscono;
– il docente fa lezione in una lingua (di solito la sua lingua madre) e gli studenti prendono appunti nella propria lingua madre (e poi vengono a dire a me: "ma come, prendi gli appunti in italiano? non perdi tempo a tradurre?");
– uno parla in una lingua e poi all’improvviso, in mezzo al discorso, si mette a parlare nell’altra (magari perché gli è venuta in mente una frase nell’altra lingua), e tutti lo ritengono normale;
– tutti, ma proprio tutti, i cartelli (o altre forme di comunicazione) sono scritti in entrambe le lingue;
– cambiano i nomi topografici a seconda della lingua (per esempio: se parlano in catalano dicono carrer del Consell de Cent, se parlano in castigliano dicondo Calle del Consejo del Ciento).
Insomma non hanno assolutamente nessun problema a saltellare da una lingua all’altra; è come se fossero ambidestri… che invidia!!!
Mi mancheranno un po’ le mie compagne di lezione (anche qui gli ultimi giorni di lezione siamo sempre i soliti quattro gatti).
 
Pare che la coinquilina arriverà venerdì, si chiama M·rt·n·; sono un po’ preoccupata perché se la convivenza è complicata in 4, in 5 non migliorerà di sicuro. Comunque in periodo di esami la nostra seconda casa diventa la biblioteca dell’università, e la barista è un po’ come la mamma che ti prepara il caffè nei momenti di "calo". Le biblioteche iniziano a essere ricolme di studenti anche il finesettimana. Troveremo una soluzione…
Salutate i Muse da parte nostra, stasera al piazzale!!!
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Novetats

Mi dicono che in Italia si scoppia già di caldo, mentre invece qui le temperature non superano i 23-24°C. Ora che vi ho fatto rosicare, passiamo alle notizie del giorno.
Innanzitutto vorremmo precisare che non sappiamo esattamente quando torniamo, ma i primi di luglio pensiamo di essere a Firenze. Quindi potete stare tranquilli ancora per un po’!!! La nostra più grave preoccupazione in merito è: come riusciremo a riportare tutti i nostri bagagli indietro visto che le compagnie aeree accettano max 20 kg?
Domani ci sono le elezioni del sindaco (alcalde) di Barcelona. Il clima non è molto rovente, ma vi terremo aggiornati sugli sviluppi. Comunque anche qua vale sempre la canzone "Rap lamento"…
Pare che a giugno e luglio i nostri coinquilini abbiano affittato la stanza degli ospiti, attualmente sfruttata dal chihuahua Lio, a una ragazza. Non oso immaginare la vita in 5, soprattutto durante il mortale mese di giugno. Speriamo che la tipa sia tranquilla come dice…
E ora passiamo all’attesa rubrica "La storia raccontata dal dr Enrique P·r·ll·". Il re Carlo V, famoso per la frase "il sole non tramonta mai sul mio regno", era affetto da un pesante prognatismo, cioè aveva la mandibola spostata in avanti (al contrario di me, che ho un retrognatismo), e in questo modo non pronunciava bene le s; quindi a corte per non offenderlo pronunciavano in maniera alterata le s pure loro… fu così che alcune parole, che nelle lingue neolatine (compreso il catalano) hanno la s, in castigliano hanno la z.
Via, ora torniamo a studiare, anche se siamo un po’ rincoglioniti dopo la serata erasmus di ieri…
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la visita dell’IdG

Venerdì, approfittando della Giornata internazionale del Museo, siamo stati con Ana e la sua coinquilina tedesca a visitare il museo d’arte contemporanea (MACBA) al Raval. Che dire… architettonicamente molto interessante, ma dentro non c’era niente che riuscissimo ad apprezzare; fra l’altro non c’era nessuna mostra da poter vedere. Delusi dal tanto decantato MACBA, ci siamo diretti all’adiacente Centro di Cultura Contemporanea (CCCB), in cui c’era un’interessante mostra sulle frontiere (per esempio Palestina-Israele, Messico-USA, Africa-Europa).
Lo scorso finesettimana è venuto a trovarci l’Imperatore di Generosia (IdG), precedentemente conosciuto come padre di Martiula. Con lui abbiamo visitato il Camp Nou (e il museo annesso) e la meravigliosa casa Batlló, siamo andati sul Miramar de Montjuïc con la funicolare dal porto e abbiamo passeggiato tantissimo. Inoltre è venuto a visitare l’ospedale e la nostra umile casetta, e si è innamorato del nostro chihuahua. Faccio notare che lui odia/teme i cani, ma il piccolo Lio l’ha conquistato talmente tanto che l’ha coccolato e ci ha giocato pure… incredibile! Sono quasi gelosa! Questo cane si fa amare da tutti…
Questa è l’ultima settimana di lezioni (a parte un paio d’ore di ORL che non siamo riusciti ad anticipare a questa settimana per togliercele di mezzo) e mi inizia a assalire un po’ di tristezza… mi mancheranno un po’ di persone, e anche i luoghi, insomma tutto. Chi ha problemi con la fine delle cose riuscirà a capirmi. Mi sembra di essere arrivata qui da pochissimo tempo e sono già in procinto di ripartire… Da un certo punto di vista ringrazio lo studio su cui sono costretta a concentrarmi e mi impedisce di pensare… Via, lasciamo perdere queste elucubrazioni che non si addicono a questo blog.
Concluderò citando per l’ennesima volta il dr Enrique P·r·ll·. Durante una dissertazione sull’eterno antagonismo fra medici internisti e chirurghi, ci ha raccontato questo indovinello (chiaramente inventato da qualche medico).
Che cosa fanno due ortopedici con un elettrocardiogramma in mano?
Uno studio a doppio cieco.
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